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Gio, Ott

Arredamento Coloniale

Arredamento Casa

Se amate l’avventura e gli ambienti esotici, ma che nascono da un cuore classico, lo stile adatto alla vostra casa è sicuramente l’arredamento coloniale. L’arredamento coloniale è pieno di notevoli sfaccettature poiché è necessario appurare a quale tipo di colonie facciamo riferimento.

Arredamento coloniale

Se stiamo parlando dei Padri Pellegrini americani e del loro sbarco a Cape Cod con la Mayflower oppure dei coloni europei nell’Indie orientali, sicuramente l’arredamento coloniale mostrerà delle diversità, a cominciare dall’utilizzo del legname e degli accessori da abbinare. L’arredamento coloniale in stile americano e l’arredamento coloniale in stile orientale portano entrambe la stessa influenza dell’ebanisteria europea, ma reinterpretandola in base alle culture delle varie colonie.

Arredamento Coloniale – Stile Americano

Se ammirate l’America con il suo patriottismo o semplicemente sentite il richiamo dell’avventura che vi spinge verso l’Atlantico, uno stile che sicuramente rappresenterà al meglio voi e la vostra casa, sarà un arredamento in stile coloniale americano. L’arredamento coloniale deve la sua nascita all’arrivo dei coloni europei in Nord America. Durante il viaggio, ovviamente, i mobili degli emigrati si danneggiarono e così non appena arrivati a terra i coloni furono costretti a sostituirli riproducendoli con il legname che trovarono nella nuova terra. I legni da allora più usati divennero, la quercia, il noce, l’acero e il mogano.

L’arredamento coloniale americano ha visto prevalere gli stili inglesi che i coloni importavano dalla madre patria e venivano interpretati più o meno fedelmente dai mobilieri americani sulla base dei libri e delle riviste in loro possesso. La feconda produzione di mobili in stile coloniale ebbe la sua massima espansione nel XVIII secolo improntata ad uno stile semplice e pratico che contraddistingue tutto l’arredamento coloniale. Philadelphia divenne in breve tempo il maggior centro di ebanisteria degli Stati Uniti.

L’arredamento coloniale pur rifacendosi agli stili inglesi come il Chippendale e il Palladino, ne crea un’interpretazione propria che si basa sul concetto di praticità, in quanto tutti i mobili devono essere pratici e funzionali prima che belli, e dal tono rustico perché soprattutto i primi artigiani erano spesso improvvisati e quindi il loro mobilio mancava di rifiniture precise.

Arredamento Coloniale – Stile Orientale

Nell’arredamento coloniale in stile orientale diverse sono le ramificazioni. Passiamo dall’inebriante Indonesia, alla misteriosa Cina, fino alla sensuale India. Respirare queste influenze asiatiche nell’arredamento coloniale è possibili oggi grazie ad aziende specializzate nel settore come La Maison Coloniale o l’azienda Orissa che si occupa anche del restauro del mobilio per l’arredamento coloniale. Nell’arredamento coloniale indonesiano indiscusso dominatore è il legno di teak insieme ai colori vivaci del batik.

Oggi sul mercato sono in vendita mobili realizzati con teak di recupero proveniente da vecchie case o da mobili non più utilizzati. Un’arte questa del recupero non solo nata da un procedimento di ebanisteria tradizionale, ma soprattutto nell’attenzione all’ambiente che viene a concretizzarsi nell’utilizzo di materie prime riciclate. Nell’arredamento coloniale cinese vi è la predominanza di tessuti come seta e cotone e l’utilizzo del legno olmo d’oriente e bambù. Infine per quanto riguarda l’arredamento coloniale indiano imponente è l’impiego dell’olmo orientale e del palissandro, ma negli ambienti domestici sono i tappeti nei loro colori e disegni a dare quella spiritualità tipicamente indiana.

Arredamento Coloniale – Consigli

Se è di vostro interesse l’arredamento coloniale americano non avrete certamente problemi nel riproporlo nel modo più consono alle linee guida, ma nel caso dell’arredamento coloniale orientale dovrete prestare maggiore attenzione. Il rischio infatti è quello di ottenere un arredo prettamente orientale. Non è questo il vostro intento, quindi è indispensabile non esagerare nell’oggettistica. L’importante nell’arredamento coloniale orientale è il dosaggio tra i mobili di classica produzione europea ricreati con materiali nuovi come il bambù e il teak.



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