fbpx
19
Ven, Apr

Nucleare

Energie Alternative

Dopo la recente decisione della conferenza delle regioni in cui la stragrande maggioranza delle regioni italiane aveva palesato il proprio disaccordo sull'utilizzo del nucleare nel nostro paese, il governo parte al contrattacco. Dichiara infatti il governo, tramite il Ministro dello Sviluppo Economico Scajola, che il nucleare è ritenuto indispensabile per lo sviluppo del paese.

Scontro nucleare tra regioni e governo

Il problema principale è riscontrato in tre Regioni in particolare che risultano avere delle leggi regionali che sarebbero un grande ostacolo al  progetto statale di attuazione del nucleare. E' vietato infatti in Puglia, Campania e Basilicata installare qualunque tipo di impianto per l'utilizzo dell'energia nucleare sul territorio di pertinenza.

 

Nucleare - Regione Puglia

La Regione Puglia, tramite la Legge Regionale 30/2009, ha vietato la presenza sul proprio territorio di impianti per energia nucleare, oltre che a depositi di stoccaggio e qualunque materiale radioattivo. Questa legge, apprezzata da più fronti, è conforme alla linea politica sulla regolarizzazione della questione energetica intrapresa dalla regione stessa e dal governo, fino a questo punto almeno.

 

NucleareNucleare -  Regione Campania

La Regione Campania ha inserito nella finanziaria regionale il L.R. 2/2010 per le disposizioni contro il nucleare, prevedendo sostegno alla sicurezza degli impianti e a favore dell'efficienza energetica regionale, assicurando perciò di non utilizzare energia nucleare nel territorio regionale.

 

NucleareNucleare -  Regione Basilicata

La Regione Basilicata con la Legge Regionale 1/2010 sull'energia si è presentato un articolo in cui si vieta l'installazione di impianti per la produzione di energia nucleare e lo stoccaggio di rifiuti, rendendo impossibile stabilire impianti nel territorio regionale della Basilicata.

 

Per il Ministero dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, il fatto di impugnare queste leggi regionali davanti alla Corte Costituzionale è un semplice principio di diritto e merito, questione che viene appoggiata anche da Raffaele Fitto, Ministro del Ministero dei rapporti affari regionali. infatti con queste leggi non viene riconosciuta, secondo i ministri, l'esclusività di scelta per l'ambiente e l'economia allo Stato.

Secondo il Ministro Scajola il ritorno al nucleare è essenziale per la ripartenza dell'economia e della riduzione dei costi energetici. Il programma prevede l'installazione di 8 o 10 centrali per il nucleare, frutto dell'accordo tra Enel e la francese Edf. Tale decisione è avalata anche dall'Aie, l'agenzia internazionale dell'energia, che prevede per il 2030 che il 7% dell'energia elettrica verrà prodotta dal nucleare.

Le reazioni sono dure e decise da parte dell'opposizione, dalle regioni interessate e dalle associazioni ambientali, che reputano questo un grosso e pericoloso passo indietro rispetto alle politiche ambientali ed energetiche intraprese dall'Europa ed anche dall'italia. Soprattutto Legambiente ed il WWF Italia considerano questa situazione indicibile e assolutamente ingiusta, togliendo alle regioni la propria autonomia e considerando ingiusto tale iter.



Potrebbe interessarti anche