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Gio, Ott

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La gestione delle forniture energetiche rappresenta uno degli imperativi più dirompenti e necessari nella vita di ogni proprietario. Infatti, già prima del trasferimento, ad esempio, in una nuova abitazione, uno dei passaggi focali è racchiuso nella corretta sistemazione del panorama energetico. Alcune delle operazioni che devono essere svolte nell’ambito di tale argomento è senza dubbio il subentro luce.

Questa operazione consiste nel richiedere il cambiamento del nominativo dell’intestatario di un contratto di fornitura energetica. Però tale meccanismo si basa sulla condizione che il contatore sia stato precedentemente disattivato per un determinato periodo di tempo.

Dunque l’obiettivo del subentro - che può essere effettuato sia da persone fisiche che da imprese - è quello di riattivare l’utenza domestica o aziendale, grazie alla stipula di un nuovo contratto energetico. Questa operazione è particolarmente diffusa nel momento in cui un inquilino si trasferisce presso un nuovo immobile con contatore chiuso dal precedente titolare.

Ad ogni modo le operazioni di subentro luce non richiedono nessun tipo di intervento tecnico sul contatore, sopralluogo di sorta o la necessità di rivolgersi a tecnici specializzati, rappresentando un procedimento semplice e intuitivo da poter realizzare in tutta facilità.

Voltura e subentro luce: quali sono le differenze principali?

Una tra le difficoltà maggiormente diffuse nella corretta gestione domestica, che vale anche per le assicurazioni casa, è rappresentata dal capire la prestazione di cui si ha esattamente bisogno. Difatti spesso la differenza tra voltura e subentro luce genera confusione.

Innanzitutto, è bene sottolineare che entrambi gli interventi energetici puntano a realizzare procedimenti con l’obiettivo di cambiare l’intestatario di un contratto di fornitura. Dunque, si caratterizzano per lo stesso risultato atteso: un nominativo differente a cui intestare le bollette. Tuttavia, la diversità lampante riguarda il fatto che la voltura va effettuata quando il contatore e il contratto di fornitura sono ancora attivi.

Al contrario il subentro luce va richiesto quando l’utenza precedente è stata in qualche modo sospesa e disattivata. Difatti, in questo caso occorre richiedere sia il cambio dell’intestatario che la riattivazione dell’utenza e del contatore.

Tutti i dati e i passaggi principali del subentro luce

 Sia all’inizio che durante le pratiche di subentro luce, è opportuno tenere a portata di mano specifici documenti e avanzare correttamente la richiesta necessaria al cambiamento dell’intestatario. Ecco i passaggi principali:

  • tenere vicini i dati necessari, tra cui dati personali anagrafici e gli indirizzi di contatto (come la posta elettronica);
  • il codice POD per la luce. Si tratta di un codice univoco che identifica la propria fornitura. Può essere recuperato all’interno della bolletta cartacea oppure tramite il contatore;
  • le informazioni sulla fornitura. In questo ambito rientrano tutte le notizie circa la potenza impegnata in kW, la destinazione d’uso ecc.;
  • il codice IBAN qualora si scelga come modalità di pagamento l’addebito della bolletta direttamente sul conto corrente tramite domiciliazione bancaria.

Una volta effettuata la richiesta e comunicati tutti i dati, non resta che attendere il completamento della pratica e la riattivazione della fornitura di energia elettrica. Per conoscere ulteriori informazioni sul subentro luce, ti consigliamo di visitare questa pagina.