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Gio, Mar

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Differenti tipologie di azienda hanno bisogno di attrezzature professionali specifiche per la pulizia di loro pavimenti, per consentire agli operatori di fare un lavoro di alta qualità e di riportare l'ambiente in condizioni ottimali, sia per quanto riguarda l'igiene che la sicurezza.

Molto spesso nelle aziende e nelle industrie le superfici pavimentate da trattare sono molto grandi ed è per questo che bisogna imparare a riconoscere il tipo di strumentazione su cui investire per ottenere un risultato ottimale. Cemento trattato, resina, piastrelle e linoleum richiedono potenze e tipologie differenti di macchine per la pulizia.

Per ogni ambiente c'è una pulitrice adatta

Il tipo di sporco che si incontra in un ambiente produttivo, oppure in un magazzino, può variare considerevolmente, da macchie di materiale organico nelle strutture del settore alimentare e sanitario, fino a quelle di lubrificanti e vernici, polveri di legno, oppure sintetiche sottili e a grana più grande, tipiche di tante officine.

Bisogna avere a disposizione una macchina che permetta di affrontare senza problemi il tipo di detrito residuo. Le spazzole e i filtri devono sopportare le condizioni di lavoro, con sistemi di sicurezza per l'asportazione che evitino il rischio di inceppamento.

Per i pavimenti sgombri, di solito si preferisce l'impiego di macchine con spazzole che permettono di risciacquare rapidamente lo sporco lasciando la superficie pulita e igienizzata. In molti casi c'è il bisogno di renderla di nuovo calpestabile subito, con un utilizzo ridotto di acqua e detergenti potenti, ma inodore.

Queste pulitrici possono andare da dimensioni molto contenute, simili ad una scopa elettrica domestica fino a versioni più grandi con servomotore, che permettono di trattare rapidamente e con efficacia anche pavimenti grandi.

Lo sporco può essere particolarmente difficile, come nel caso di officine e industrie chimiche. In questi ambiti si usano spazzole dure e motori potenti per eliminare il contaminante, altrimenti può causare incidenti. Per maggiori informazioni è sempre opportuno consultare direttamente un professionista.

In altri spazi, come i corridoi di collegamento nei complessi di uffici la pulitrice si trova ad affrontare uno sporco più ordinario e a essere richiesto è il trattamento estensivo, magari più volte nel corso di una stessa giornata.

Scegliere sempre la manovrabilità ottimale

Le pulitrici devono rispettare regole di ergonomia per permettere agli operatori di lavorare in sicurezza e con meno fatica possibile. Peso, dotazioni e servocontrolli sono quindi punti chiave da tenere in considerazione durante una scelta per una macchina professionale.

Lo spazio di manovra a disposizione degli operatori è importante e quindi le dimensioni delle macchine per la pulizia devono essere adatte a consentire di raggiungere agevolmente tutte le postazioni, muovendosi con tranquillità, nel caso in cui ci siano ostacoli.

In alcuni casi è necessario utilizzare attrezzature di piccole dimensioni, in ambienti ingombri e con molte postazioni, ma sempre  con grande potenza e capacità di asportazione dello sporco.

In altri, per esempio nel caso di trattamento di officine sgombre, si possono utilizzare pulitrici e più grandi ma con la possibilità di regolare la potenza in base ai casi, dalla pulizia ordinaria fino al trattamento di detrito.

La tipologia di sporco, richiede una scelta attenta dei macchinari da utilizzare, perché spesso sono necessari solventi per rimuovere macchie di sostanze chimiche e vernici e richiedono attrezzature che resistano al trattamento e spazzole apposite.

Le macchine per la pulizia dei pavimenti devono integrare più funzionalità per assicurare un buon lavoro, con aspirazione e pulizia per agire sul posto con un singolo carrello, ma questo non deve intaccare la loro semplicità di utilizzo e manovrabilità.